Un metodo semplice per il calcolo, la determinazione del prezzo e il controllo

Richard Lammers spiega in un’intervista un nuovo metodo di gestione

Ordini redditizi con il quoziente di Lammers

Quanto successo hanno gli ordini nella realtà? Questa è la domanda che si pone Richard Lammers, consulente aziendale presso MSB Management-Service-Beratungsgesellschaft mbH. È difficile dare una risposta semplice ad una domanda così complessa. Per semplificare ciò, ha sviluppato il quoziente di Lammers. In un’intervista con Parm AG, Lammers spiega i retroscena.

Parm: Signor Lammers, cosa l’ha ispirato a sviluppare il Quoziente di Lammers?

Richard Lammers: In qualità di consulente aziendale, mi occupo da molti anni di compiti di gestione aziendale e ho quindi realizzato numerosi progetti nei settori della pianificazione aziendale, dei costi e del controllo. Così facendo, ho sempre notato quanto tempo viene investito nel fornire alla pianificazione aziendale i necessari confronti target-prestazioni. Calcoli e prezzi si basano spesso su cifre obsolete e i dipendenti talvolta utilizzano modelli di prezzo diversi nonché software con basi di calcolo diverse.

Richard Lammers

Questo approccio non solo rende i prezzi non trasparenti, ma rende anche difficile per il management riconoscere se un ordine è redditizio. Ho sviluppato il quoziente di Lammers in modo che non solo il management ma anche i dipendenti possano prendere decisioni finanziarie migliori.

P: Molte aziende utilizzano i calcoli delle spese generali come base per la determinazione dei prezzi. Dove vedi i punti deboli qui?

L: Da un lato, i prezzi di acquisto cambiano abbastanza rapidamente, il che significa che gli input di materiali e beni sono spesso variabili. Ciò comporta il pericolo che i prezzi possano essere fissati troppo bassi e che un ordine non porti un profitto sufficiente. D’altra parte, i prezzi possono essere fissati troppo alti, il che significa che si possono perdere ordini redditizi.

P: Hai vissuto spesso situazioni del genere?

L: Sì, soprattutto con un potenziale ordine di alto valore. Se non esistono basi sufficienti per l’analisi e la valutazione, ciò può portare a perdite nel conto profitti e perdite o addirittura all’insolvenza dell’azienda. Ciò è solitamente dovuto al fatto che in questi casi troppe ore di personale o risorse prestazionali vengono utilizzate per progetti non redditizi e in cambio mancano altrove per progetti più redditizi.

P: Come può il Quoziente di Lammers aiutare a risolvere questo dilemma?

L: Il quoziente di Lammers combina il margine di contribuzione con l’utilizzo in una cifra chiave. Gli elementi centrali sono da un lato le ore di prestazione disponibili e dall’altro l’interpretazione dell’ordine specifico dell’azienda. In questo modo è possibile calcolare e visualizzare la redditività di un ordine.

P: Cosa significa esattamente il risultato di questo calcolo?

L: La regola pratica è semplice: valori superiori a 1 sono buoni, ovvero gli ordini in questo intervallo hanno un margine di contribuzione elevato e quota di profitto elevata. I valori inferiori a 1, invece, non vanno bene. Per essere più precisi, questo intervallo viene nuovamente suddiviso, per cui il valore soglia standard di 0,75 può essere adeguato in base all’approccio individuale dell’azienda. I valori nell’intervallo superiore di questo indicano ordini con margini di contribuzione elevati e quota di profitto bassa, mentre i valori al di sotto della soglia indicano che un ordine ha un margine di contribuzione basso.

P: Hai testato il quoziente di Lammers in diverse aziende. Che esperienza hai acquisito da questo?

L: È ormai evidente che per i progetti a breve e medio termine il calcolo delle spese generali ha solitamente una buona base di calcolo, mentre i progetti a lungo termine con un’elevata percentuale di personale spesso scivolano in una fascia inferiore a 0,75. Il quoziente di Lammers può essere utilizzato per calcolare a quale numero di ore di personale un progetto lascia l’intervallo verde ottimale o addirittura scivola dall’intervallo giallo a quello rosso. Ciò rende facile riconoscere che tali progetti non sono più redditizi.
Ho però notato anche che è importante guardare da vicino l’area verde. Non è raro che i valori raggiungano 5 o 6. In questi casi è importante assicurarsi che la disponibilità a pagare dei clienti venga mantenuta. Vale quindi la pena prestare particolare attenzione alla soddisfazione del cliente in tali progetti per rimanere redditizi in futuro.

P: Quali cifre chiave sono necessarie per calcolare il quoziente di Lammers?

L: Oltre ai dati importanti per un calcolo normale, è necessario solo un calcolo dei costi pianificati per l’anno successivo o in corso, che includa le ore pianificate dei dipendenti. Ciò significa che per la determinazione dei prezzi sono necessari gli input di materiali e merci, i servizi esterni, i costi di macchinari e attrezzature, nonché l’orario di lavoro dei dipendenti per un progetto. Per gli ordini in stock o in corso è richiesto anche il fatturato o lo stato dell’attività. Alimentato con queste cinque cifre, il quoziente di Lammers mostra immediatamente quali ordini sono sproporzionatamente redditizi e quali no.

P: Cosa puoi fare con la conoscenza acquisita in questo modo?

L: In primo luogo, puoi dare priorità agli ordini o ai progetti e lavorare per eliminare o non accettare più quelli nella zona rossa. In questo modo potrete successivamente far lavorare i vostri dipendenti su commesse che hanno un margine di contribuzione e una quota di profitto elevati. In questo modo ho visto aumentare la redditività del portafoglio ordini tra il 10 e il 50%.
Il quoziente di Lammers può quindi fornire indicazioni importanti per un’azienda, aiutare a fissare i prezzi ottimali, rendere visibili gli errori di calcolo ed essere utilizzato come indicatore precoce della redditività dei progetti.

Grazie mille per l’intervista!

Conclusione

Ti piacerebbe testare il Quoziente di Lammers e utilizzarlo nella tua azienda? In collaborazione con Parm AG, il software myPARM LQ ProfitGuard è stato sviluppato appositamente per questa figura chiave. Può valutare facilmente e velocemente preventivi e ordini; indipendentemente dal fatto che si tratti di quotazioni in circolazione, ordini in stock, in lavorazione o anche ordini già completati. È integrata una gestione delle attività con una scheda Kanban in modo da poter trasformare immediatamente le conoscenze acquisite in misure.

La gestione aggiuntiva dei documenti consente di archiviare tutte le informazioni importanti in un unico sistema.

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